3) Noi oggi entriamo nel locale attiguo al refettorio, passando dall’orto del monastero: la porta che metteva in comunicazione i due locali (Refettorio e Locale attiguo) è stata da tempo murata. Nella sottostante fila di foto, la 1 con la scritta Inferiate, ci mostra una serie di aperture del monastero verso l'orto: La porta marrone del corridoio (per passare al secondo chiostro), Le due finestre del refettorio con inferiate, La porta grigia con tettuccio sporgente di materiale verde, che da nel locale attiguo al refettorio (quello della cisterna). Nella foto 2 con la scritta Locale attiguo al refettorio si vede nel muro il vano (con inserito uno scaffale metallico) dove un tempo c'era la porta verso il refettorio. Proprio di fronte alla porta d'ingresso, che dall'orto introduce in questo locale, c'è la foto 3 con la scritta Porta verso il primo chiostro. A sinistra di questa porta, ora nascosto da pile di scatoloni, c'è ancora un piccolo pozzo rotondo, che permetteva di tirare su la preziosa acqua piovana, che dal tetto confluiva nella cisterna collocata sotto il pavimento di questo locale. Nella foto 4, con la scritta Prima colazione, si vede come appare ora la porta precedente, vista dal porticato del primo chiostro. Questa porta era molto usata dai monaci per fare in questo locale la prima colazione del mattino. Ma quando poi il cellerario don Placido Colabattista (futuro Abate) sistemò a tale scopo (1954) il locale di fronte all'ingresso del refettorio (perché molto più vicino alla cucina), il locale sopra la cisterna cadde in disuso e fu trasformato in magazzino.
Nella foto 5 possiamo vedere la foto 4 proprio al fondo del colonnato di sinistra, con tutte le porte (ed una finestra) del lato est del chiostro. Nella foto 6 vediamo il vano dove c'era la porta per comunicare con il Capitolo, dal locale attiguo al refettorio. |