Certosini - Abbazia Benedettina di Finalpia

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Certosini

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La vita dei certosini
TESTIMONI DELL'AMORE


Facciata dell'antica Certosa di Serra San   Bruno (CT)

L'Ordine dei certosini
E' un Ordine religioso eremitico fondato
  nel 1084 da s. Brunone di Colonia, alla Chartreuse
  (località vicino a Grenoble). S. Brunone non diede una
  regola; solo nel 1127, Guigo du Chastel, il IV priore
  della Grande Chartreuse dettò le Consuetudini;
  attorno a questo nucleo si formò lo statuto
  approvato (1176) da Alessandro III.
  Le successive modifiche e aggiunte hanno
  ricevuto successive approvazioni fino all'ultima
  di Pio XI nel 1924. L'ordine si diffuse rapidamente
  in Europa; in tutta la sua storia furono fondate 282 certose.
  I certosini fanno vita eremitica di preghiere e di lavoro
  (studio e lavori manuali), vestono una rozza tonaca
  di lana bianca, con cintura di cuoio e scapolare
  con cappuccio. I monasteri autonomi dipendono
  però tutti dal capitolo generale, che si raduna ogni
  due anni ed è composto dal padre generale
  (il priore della Grande Chartreuse) e da otto
  tra priori e rettori delle certose: al consiglio spetta,
  con la suprema autorità dell'ordine, di custodirne
 la disciplina ed eleggere i priori quando le singole
  comunità non intendano farlo.

DI FRONTE ALL'AMORE, SOLTANTO AMORE

Chiamato dal Cristo, il figlio di Bruno, acceso d'amore divino, lascia il mondo   in cerca d'eternità.
Diventare un canto d'amore alla sola gloria di Dio, ecco la sua vita.
Lo Spirito soffia in lui un mormorio continuo:
Cercare Dio più ardentemente, trovarlo più prontamente, più   pienamente unirsi a lui.
È questa la sua promessa d'alleanza col Diletto.
Segue le orme dei primi monaci d'Egitto,
con loro, lo stesso desiderio: la preghiera continua,
la stessa vita: nascondersi in Dio,
la stessa grazia: l'unione con l'Amato.
Su quel cammino più breve ove s'affretta,
una luce guida i suoi passi: Gesù Cristo.
È lui che lo nutre ogni giorno della sua Parola, dono dei suo Cuore.    

È lui a conformarlo al Mistero della sua vita nascosta
di Nazaret o del deserto di Giuda.
È lungo, faticoso il cammino verso la terra promessa,
aride le strade dove lo spinge lo Spirito.
Ma, un giorno, il deserto è luce.
Al centro della sua anima, nel profondo dei suo cuore
il santuario segreto si apre ...

Ecco la sorgente, l'acqua viva!
Ecco il suo Amico, l'aspetta.
0 Presenza d'Amore, che lo trasformi in presenza d'amore,
perché diventi uno con te!
Adesso l'unica sua occupazione è amarti;
che preghi, legga, lavori: soltanto amarti.
Restare raccolto nel suo profondo cuore, quieto e unificato,
tutto immerso in te, o Amore.

Come un uccello che piana al soffio della tua grazia, Padre,
la sua anima è abbandono tra le tue mani.
Già gode un po' del tuo splendore incomparabile.
Già vive d'un mistero che solo i beati in cielo scoprono nella sua pienezza...    
Questo viaggio verso Dio, il figlio di Bruno lo vive
in solitudine e silenzio.
E la sua parte preziosa nella Sposa di Cristo.  

Disprezzo degli altri ?
No, solitudine d'un cuore completamente affascinato,
preso dalla bellezza dell'Amato.
L'Amore l'attira totalmente a sé. Come resistergli ?
Rifiuto di comunicare?
No, silenzio d'una vita già piena della Parola,
verso la quale è tutta protesa in ascolto.
La presenza d'Amore è la sua unica Parola, al di là d'ogni altra   parola.
Perché disturbare l'Amore?

UNA LAMPADA, DUE FIAMME

Cercare sempre, in ogni cosa, l'unione coi Diletto.Quant'è ricca questa vocazione !
Una tale ricchezza può scorrere nel letto d'un solo fiume ?
Sono due i cammini che conducono allo stesso fine,
differenti, ma complementari, per le grazie di cui sono portatori.
Sviluppando il carisma affidato dallo Spirito a Bruno,
gli consentono di raggiungere tutta la sua pienezza

Così due fiamme bruciano sulla stessa lampada.
Quanto più grande il suo splendore !






Unendosi a Gesù, solitario nel deserto di Giuda
i monaci dei chiostro rimangono nella quiete degli eremi,
chiamati a donarsi, nel silenzio dei cuore,
all'adorazione dell'Intimo.











Rivestiti della grazia dei sacerdozio, in un'eucaristia
celebrata in solitudine con Lui,
offrono ogni giorno la loro vita in quella dei Cristo Redentore
alla gloria dei Padre, per la salvezza dei mondo.
Unendosi a Gesù, figlio dei falegname di Nazaret,
i fratelli svolgono nel monastero le mansioni quotidiane della vita,
chiamati a donarsi, nella gioia dei lavoro, all'intimità
della sua contemplazione.

Rivestiti della grazia dei servizio, nella fatica offerta in solitudine con   Lui,
fanno partecipare tutto l'uomo, tutta la creazione,
nel Cristo Redentore,
alla gloria dei Padre, per la salvezza del mondo.

Negli uni e negli altri, uno stesso amore, ardente dei loro Amore !
Li unisce strettamente...
Negli uni e negli altri, uno stesso fervore per la preghiera e la solitudine!
Nel rispetto delle differenze...
Ma pur essendo due, rimangono uno.




IL CAMMINO DELL'ALLEANZA

Il fuoco dell'amore per Dio non divampa in sol giorno,
occorre il canto dei tempo per lo sbocciare del fiore,
per il cammino dell'Alleanza, alcune tappe, fino al "sì" eterno.
Un primo incontro con te, o Signore, nella solitudine e nel silenzio,
in uno o più ritiri nel monastero.
I mesi di postulato in seno alla comunità,
nell'abbandono dei mondo e dei proprio io,
per la contemplazione dei tuo Volto.
Fino al rivestirsi della compunzione e dei desiderio di te,
coi dilatare la propria libertà nella tua libertà infinita,
scoprendo negli anni di noviziato la tua dolcezza
nella docilità dell'amore.

Il primo dono di tutto l'essere alla tua bontà,
coi ricoprirsi d'un abito di lode:
la professione temporanea,
un'oblazione d'amore nelle più umili cose;
Pasqua dei morti a se stessi, che rivivono in te, o Diletto.
Viene il tempo dei compimento,
la lunga marcia del desiderio raggiunge la porta dei tuo cuore ...

Ecco il "sì" dell'unione totale: la professione monastica solenne,
ecco l'Amen che trascina l'anima in questo grande Mistero:
la tua Alleanza eterna con la Chiesa, o Cristo.
La Vita può inabissarsi in questo cuore e palpitare in lui:
lo Spirito, nel deserto, l'ha spogliato di tutto,
adesso, è libero per essere tuo.
L'Alleanza è conclusa,


ma il nostro cammino per essere più tuoi non è terminato:
sempre lasciarsi dietro l'apparenza delle cose
e l'inganno dei desideri effimeri
per rifugiarsi nel cuore dell'Eterno
in una Pasqua senza fine,
divenire il Figlio, rivolto interamente ai Padre
nello scambio incessante dello Spirito,
lode di gloria nell'Uni-Trinità.















NEL SENO DI UNA FAMIGLIA

Il figlio di Bruno non compie da solo questo pellegrinaggio interiore.
  La sua dimora è nel seno d'una vera famiglia: una piccola comunità    
  ricevuta dal cuore di Dio,
dove regna la carità, all'ombra di Maria, la Vergine Madre.
  Unire in armonia vita solitaria e vita comune,
  è questa la grazia dei certosini.
  Lo Spirito fa dei solitari una comunione nell'amore,
  ad immagine della Chiesa.
Nella comunità il priore è il primo nel servizio dei suoi fratelli;    
  sacramento di Cristo, ascolta insieme a loro
la voce dello Spirito,
discerne il desiderio dell'Amore su di loro,
manifesta la bontà con cui il Padre li ama.  
















Al centro della vita di comunità, la sua parte più nobile: la liturgia.
Tre volte al giorno raduna in chiesa i figli di Bruno.
Eccoli dunque: un solo cuore per amare ! Una voce sola per lodare !
Il cuore e la voce della Chiesa davanti al Padre ...

  
Nel mezzo della notte sono là, uno accanto all'altro, per una lunga veglia,    
  che celebra l'attesa dei Signore, la sua Risurrezione.
   
Al mattino di nuovo tu li riunisci Cristo, intorno a te,
come si fa con degli amici,
  per condividere il tuo Corpo donato, il tuo Sangue versato,
  centro e culmine della loro esistenza,
  manna dei deserto dove attingono la tua vita.
   
  











Infine, la lode della sera, azione di grazie delle creature.
Rimanendo sempre uniti, offrono al Padre, nella solitudine degli eremi,
le altre Ore.


I giorni di festa e le domeniche
i figli di Bruno s'incontrano più spesso.
  Insieme, nella gioia, cantano tutte le Ore in chiesa.
  Insieme il pasto fraterno.
  Insieme una ricreazione viva e familiare.
  Insieme anche, una volta la settimana, un lungo passeggio.
  Contemplando la bellezza dell'Amato nello splendore della natura,
  eccoli camminare a due a due, come fratelli.
Momenti d'incontro semplici e profondi.
  Condivisione di gioie e difficoltà. Sostegno spirituale.
  Unione dei cuori.
  Di tutti, un'anima sola













IN LONTANANZA,  IL FUOCO

Né santi, né superuomini, i certosini.
Ma peccatori, in cerca del suo Volto, infiammati da Dio.
La loro povertà ? Un legame coi quale attirano sul mondo
la misericordia dei Padre.
La loro esistenza ? Un canale di grazia, per grazia, in favore di tutti.
Portati dalla Chiesa, la portano senza sosta nelle braccia elevate
della loro preghiera,
e il mondo con essa.
Vi portano nel loro cuore.
Vi siamo vicini.
No, l'intimità con l'Amore non chiude in se stessi,
ma apre lo spirito, dilata il cuore fino a fargli abbracciare il mondo intero,
tutte le creature.
In lontananza, risplende il fuoco che consuma: l'Amore !
E l'Amore è un braciere...
Per rispondere all'appello dell'Amato, i figli di Bruno hanno lasciato il mondo.
Ma non sono evasi dal mondo.
Separati da tutti sono uniti a tutti,
nel profondo, intensamente.
Vi raggiungono nell'invisibile.
Soffrono le vostre sofferenze. Sperano nelle vostre attese.
Niente d'umano rimane a loro estraneo.
Offrono per voi le loro vite.
Per voi le loro prove. Partecipano in Cristo alla grande opera della Redenzione.
Fratelli d'ogni creatura...
Verso l'irraggiante trasfigurazione dell'Amore,
  nella gioia dello Spirito, è orientata tutta la vita dei figli di Bruno.    
  Ascoltate, ascoltate,
  in un mondo che s'allontana da Dio, dichiarano in silenzio:
  "La sete di felicità che vi attraversa tutti, soltanto Lui può    placarla !
  In silenzio proclamano:
"Dio è soltanto Amore, Amore, Amore, fonte d'ogni amore!
  Amore così grande che può riempire completamente un cuore !
  Amore così grande che a lui solo possono offrirsi delle vite per sempre.    
  Sempre !".


  

In un mondo prigioniero dei profitto e dell'efficienza,
  scelgono d'astenersi da ogni attività visibile.

  E' per cantarti meglio, immensità di Bontà !
  Per meglio lodare te, Gratuità d'Amore, e la tua centralità !    
  Sì, esteriormente abbiamo scelto di separarci da voi,
  ma per correre verso l'Amore, per bruciare della sua vita,
  portandovi con noi,
  per riscaldarvi alla sua fiamma,
  


                       
        












per farvi splendere di LUI, della sua Luce.

Ma per saperne di più sulla Certosa vai a
http://www.certosini.info/





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