don Michele - Abbazia Benedettina di Finalpia

Abbazia Benedettina Finalpia
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don Michele

Abbazia > Lutti
 
 

P. D. MICHELE ALBERTA (1947 – 2019)
(Per tanti anni monaco Foresterario della nostra Abbazia)
Nato a Castelnuovo della Daunia (FG) il 1 aprile 1947
Monaco dell'Abbazia di Finalpia il 15 settembre 1964
Sacerdote l'8 settembre 1974
Ritornato al Padre l'8 aprile 2019.
Funerale: mercoledì 10 aprile 2019 alle ore 9,30
nella Parrocchia dei Santi Martino e Benedetto di Genova-Pegli
La salma è proseguita a cura dei suoi cari verso la Puglia.

Nato a Castelnuovo della Daunia nel 1947, in provincia di Foggia, arrivò a Finalpia sui 12/13 anni, dove si trovò ad essere un po' come la mascotte dell'Abbazia.
Di buona indole, generoso, sveglio, curioso ed intelligente, sapeva farsi voler bene.
Per gli studi venne affidato ai Padri dell'Abbazia Benedettina di Genova, dove incontrò degli ottimi insegnanti.
 
Le sue buone doti intellettuali indussero i superiori di Finalpia a fargli proseguire gli studi a Roma presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo, la prestigiosa università Romana fondata (1887) da Leone XIII, come Scuola internazionale di teologia per i benedettini.
 
Nel mondo universitario di Roma, le non comuni doti di  d. Michele attirarono l'attenzione del celebre biblista
P. Martini (futuro card. di Milano) che gli fece ottenere una borsa di studio. Così gli studi di d. Michele si trovarono orientati verso l'affascinante mondo della Bibbia.
 
Segui i corsi biblici in Università, soggiornò in Inghilterra, in Germania ed in Medio Oriente e se ne tornò alla sua piccola Abbazia di Finalpia con una prestigiosa Licenza in Sacra Scrittura.
 
Oltre i corsi d'insegnamento della Sacra Scrittura nel Seminario di Albenga, tenne per anni conferenze, corsi e lezioni in Abbazia e dintorni.
Aveva facilità di parola e chiarezza nell'esposizione. La sua arguzia stimolava l'attenzione dell'uditorio.
Seminaristi, sacerdoti, religiosi e religiose lo hanno cercato come consigliere e guida spirituale.
In Monastero curò per molti anni l'ufficio di Foresterario (il monaco incaricato degli ospiti).
Era molto disponibile in Comunità e sapeva farsi in quattro per dare una mano a per trovare la soluzione pratica di un problema.

Non dimenticò mai la sua famiglia di origine.
Si fece raggiungere, a seconda delle necessità, da una serie di nipoti per far loro seguire la scuola dell'obbligo.
Ne curava la sistemazione con la collaborazione di famiglie amiche ed anche dell'Abbazia.
 
Gli anni passavano e spuntava qualche capello bianco ma lui conservava un'aria sveglia e un po' sbarazzina in cui traspariva ancora la furba mascotte dal cuore buono che era stato.
 
Nel 2008 i superiori gli chiesero di andare a fare il parroco a Genova-Pegli, nella parrocchia dei Santi Martino e Benedetto, affidata da circa un millennio all'Ordine benedettino.
 
Si tuffò con generosità nel suo nuovo ministero.
 
Così P. D. Michele Alberta è stato l'ultimo rappresentante della lunghissima serie di parroci benedettini di quella parrocchia.
 
Anche qui da noi lo si ricorda sempre con simpatia ed affetto.
 
La Madonna di Pia che se l'è visto inginocchiato ai piedi, quando ancora - poco più che bambino - faceva il chierichetto, lo accolga ora tra coro dei suoi confratelli in Cielo.
Te Christus in sua pace, frater dilectissime !
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